Siamo abituati ad associare determinate qualità all’aspetto dei materiali che conosciamo: i metalli resistono alla rottura, ma sono piuttosto rigidi, le ceramiche sono pesanti e fragili. I nuovi materiali, realizzati in laboratorio, vanno contro ogni aspettativa e stupiscono con performance fuori dal comune.
È il caso della ceramica speciale creata dalla scienziata dei materiali Julia Greer del Caltech, in California: il materiale è molto resistente, si deforma alla pressione, ma poi riprende la sua forma originaria. Nella sua ricerca Julia Greer ha creato anche un leggerissimo materiale, simile a una spugna di nichel, col quale si potrebbero creare isolanti termici ultrasottili.
La nota dolente è che per realizzare questi materiali occorrono molto tempo e molto denaro, così che spesso non si arriva alla produzione su larga scala che permetterebbe di sfruttare concretamente le possibilità che offrono.
Una sorte diversa potrebbe toccare a un supermateriale, creato dalla Boeing, maggiore azienda aerospaziale del mondo, in collaborazione con l’Università della California e con il California Institute of Technology. Si tratta di un metallo leggerissimo che Boeing sembra intenzionata a produrre su scala industriale. Il super-metallo, composto per il 99,9% di aria, è costituito da un micro-reticolo fatto da tubi cavi con pareti mille volte più sottili di un capello interconnessi in modo tale che il materiale presenta un recupero completo dalla compressione superiore al 50% di energia e ha un elevato assorbimento di energia.
Il nuovo materiale è perciò molto efficace nel proteggere dagli urti, al punto che un uovo avvolto nel super-metallo e lasciato cadere dalla cima di un palazzo arriverebbe a terra intero. Gli impieghi possibili sono numerosi, nell’industria aerospaziale e non solo.
(fonti: www.linkiesta.it, Corriere Innovazione)
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