182 anni fa nasceva in Siberia Dmitrij Mendeleev, l’inventore della tavola periodica, che organizza tutti gli elementi in base al numero di protoni contenuti nel loro nucleo; Google lo festeggia dedicandogli il Doodle dell’8 Febbraio.
Ultimo di 14 figli, Mendeleev studiò a San Pietroburgo e poi in Germania, a Heidelberg; aveva 33 anni quando, da poco nominato professore a San Pietroburgo e impegnato nella stesura di un manuale di chimica, sentì l’esigenza di mettere ordine nel gran numero di dati che riguardavano gli elementi.

Mendeleev arrivò alla creazione della sua tavola periodica dall’idea che le proprietà fisiche e chimiche degli elementi non sono casuali, ma sono legate a un ordine preciso. In sogno vide una tabella nella quale gli elementi cadevano, uno dopo l’altro, disponendosi in ordine logico, e questo gli diede lo spunto per costruire la sua tavola, mettendo in sequenza gli elementi dotati di numeri atomici progressivi. Gli elementi, che secondo Lavoisier, nel 1789, erano 33, per Mendeleev inizialmente erano 63. Nella tavola rimanevano degli spazi vuoti e il chimico postulò l’esistenza di altri elementi ancora sconosciuti. Quando, pochi anni dopo, vennero scoperti scandio, gallio e germanio, questi furono inseriti nella tavola periodica. Recentemente sono stati aggiunti quattro nuovi elementi (vedi l’articolo “Nuovi elementi nella tavola periodica” su www.asvstubbe.it), andati a occupare gli spazi vuoti che erano rimasti nella settima riga, e oggi gli elementi sono 118.

Mendeleev non fu l’unico a voler fare ordine tra gli elementi: in Germania, Julius Lothar Meyer costruì autonomamente una tavola simile e le sue ricerche supportarono il lavoro del chimico russo. Per le sue idee riformiste, Mendeleev non era gradito allo zar e nel 1890 fu spinto a lasciare l’Università; morì nel 1907, dieci anni prima della rivoluzione d’Ottobre.

(Fonte: www.lastampa.it; www.focus.it)

Foto: Google Doodle “182° anniversario della nascita di Dmitri Mendeleev”