Le prime serre furono inventate dagli antichi romani, che per riscaldarle e forzare lo sviluppo delle piante fuori stagione utilizzavano anche il vapore. Le serre si diffusero poi in epoca rinascimentale, quando venivano impiegate anche per far crescere le piante esotiche arrivate dal nuovo mondo.

Tra il 1600 e il 1700 in Francia, il Re Sole fece costruire diverse serre nella reggia di Versailles e la moda si diffuse. Le architetture erano spesso fantasiose e sfarzose, gli spazi si facevano più ampi e nelle serre, ora diventate “giardini d’inverno”, si tenevano anche feste e altri eventi mondani.

Oggi ci sono serre calde, adatte alle piante tropicali, serre temperate, dove la temperatura è più bassa e serre fredde, che, nei climi freddi, vengono riscaldate durante la notte per evitare le gelate. Anche la forma delle serre può cambiare, con tetti a capanna o a un solo versante. Spesso la plastica ha sostituito il vetro, ma il principio rimane lo stesso di sempre: la serra si configura come un contesto separato nel quale ogni elemento va considerato con la massima attenzione per garantire l’equilibrio del sistema.

Bisogna valutare la qualità dell’acqua per poi fertilizzarla in modo adeguato: se l’acqua di partenza è molto ferrosa, per esempio, si dovrà evitare di aggiungere il metallo già presente in abbondanza.
Di fondamentale importanza è anche l’impianto di irrigazione, che va studiato nel dettaglio, scegliendo con cura  i componenti del proprio impianto, come pompe, valvole e sbloccavalvole.