Il perossido di idrogeno (H2O2), o acqua ossigenata, è un composto chimico molto versatile e ampiamente utilizzato nell’industria. Nella sua produzione è necessario adottare opportune cautele perché l’acqua ossigenata è naturalmente volatile e all’aumentare della temperatura e del pH, tende a liberare Ossigeno che può produrre combustione.

Il perossido di idrogeno, una sostanza versatile

Il perossido di idrogeno può funzionare sia come ossidante, sia come riducente, a seconda che si trovi in ambiente acido o basico.

In ogni caso, permette di minimizzare l’impatto ambientale e per questo è utilizzato anche nella chimica verde in diversi processi, come ad esempio lo sbiancamento della polpa di legno per la produzione di carta.

L’acqua ossigenata trova impiego come sbiancante anche nel tessile e si utilizza nel trattamento delle acque reflue, nella bonifica di fumi e terreni e nell’industria dei detersivi e dei detergenti.

Produzione e stoccaggio di perossido di idrogeno

La produzione del perossido di idrogeno è cominciata nel 1800. Ai metodi iniziali, che prevedevano reazioni chimiche tra sostanze diverse (inizialmente acido solforico e perossido di bario), oggi si preferisce la sintesi diretta da idrogeno e ossigeno su supporto di solventi organici come gli antrachinoni.

Nella costruzione di un impianto per la produzione di perossido di idrogeno è necessario tenere conto delle particolari caratteristiche di questo composto.
Le tubazioni devono essere saldate e flangiate, evitando i sistemi filettati, che potrebbero non mantenere la tenuta stagna.

Negli impianti di produzione dell’acqua ossigenata sono comunemente utilizzate valvole a sfera.

Per evitare che a valvola chiusa si creino sovrappressioni dovute alla decomposizione dell’acqua ossigenata è necessario praticare uno sfiato nella sfera, oppure utilizzare valvole sfiatabili come le C200 di ASV Stubbe, che sono dotate di un piccolo foro sulla sfera, in modo che nella posizione chiusa sia possibile la fuoriuscita di gas o liquidi.

È necessario osservare particolari cautele anche per lo stoccaggio del perossido di idrogeno: bisogna scegliere recipienti a pressione atmosferica dotati di uno sfiato continuo che rilasci in atmosfera le piccole quantità di ossigeno naturalmente prodotte dal perossido di idrogeno.

I serbatoi sono dotati di indicatori di temperatura, di pressione e di livello per tenere sempre sotto controllo la situazione.