Nella lavorazione dell’alluminio una fase importante è quella dell’anodizzazione, che permette di creare sopra al metallo uno strato protettivo. Prima di procedere a questo processo, però, l’ossido che si forma sulla superficie del metallo deve essere rimosso per consentire il passaggio della corrente durante l’anodizzazione.

Il decapaggio si svolge in una vasca di ferro che contiene una soluzione di soda caustica solitamente concentrata a 50g/l, con temperatura tra i 50 e i 60°.

Per fare in modo che tutto lo strato di ossido sia eliminato senza che rimangano residui può essere utile immergere le lamiere da ripulire in una vasca di neutralizzazione acida, in modo che al momento del trattamento con la soda l’ossido risulti già ammorbidito.

Anodizzazione in acido solforico e particolarità del processo

Dopo il decapaggio e la satinatura, che serve per dare all’alluminio un aspetto opaco, il materiale viene immerso in una vasca di neutralizzazione acida dove la superficie viene ripulita dagli idrossidi di Magnesio e Ferro.

Dopo aver ripulito in questo modo il materiale si ricorre all’anodizzazione, o ossidazione anodica, che è un processo elettrochimico attraverso il quale sull’alluminio si crea uno strato che lo protegge dalla corrosione.

L’anodizzazione consiste nell’immergere il materiale in una vasca che contiene acido solforico. Per resistere alla corrosione la vasca di anodizzazione è solitamente rivestita in PVC. Per lo stesso motivo, anche pompe e valvole devono essere realizzate in plastica.

Il processo di anodizzazione è caratterizzato da alcune particolarità: vi si sviluppa molto calore e per questo motivo è importante che sia predisposto un adeguato sistema di raffreddamento.

Nel bagno di anodizzazione, inoltre, parte dell’alluminio si scioglie; una bassa concentrazione di alluminio nell’acqua rende il bagno addirittura più efficace, ma se la concentrazione sale fino a raggiungere i 20g/litro è necessario rigenerarlo.

La rigenerazione può avvenire tramite scambio ionico, per mantenere costantemente controllato il contenuto in alluminio disciolto.

Un’altra particolarità del bagno di anodizzazione è che deve essere mantenuto sempre in movimento per evitare che la presenza di particelle oleose provenienti dai compressori comprometta l’omogeneità delle superfici.

(Fonte: www.aital.eu)