Quale materiale si crea miscelando, in giuste proporzioni, batteri del suolo, sabbia, scarti industriali e riso? Un innovativo eco cemento che riduce i rifiuti, taglia le emissioni inquinati in atmosfera e concretizza risparmi energetici.

Il risultato, frutto del progetto europeo New microbial carbonate precipitation technology for the production of high strength, è guidato dal gruppo industriale Essentium Group, e vede la partecipazione di altri cinque partner internazionali, tra cui il nostrano Istituto per la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali del Cnr.

Iniziato nel 2012, con un finanziamento dell’Unione europea di oltre due milioni di euro, conta di arrivare nell’arco complessivo di 35 mesi a piazzare sul mercato un eco cemento rivoluzionario perché sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico.

Questo nuovo materiale – per ora testato al posto della malta, data la sua elasticità e resistenza –
prende vita dai batteri del terreno (specie Sporosarcina Pasteurii) che sono rivitalizzati in una miscela di urea (ottenuta dal settore dei fertilizzanti agricoli), e di sostanze nutritive (prese dai rifiuti dell’industria lattiero-casearia) a una temperatura costante di circa 30 gradi. In questa soluzione i batteri del suolo iniziano a moltiplicarsi e dopo circa tre ore il mix è pronto. Lo step successivo è aggiungerli a un composto di sabbia, rifiuti di cemento industriale e cenere di scarto del riso. In questo modo i batteri realizzano una “fusione delle particelle” producendo naturalmente carbonato di calcio.

Tra i vantaggi del processo per arrivare all’eco cemento spiccano l’utilizzo di materia prima che proviene per la gran parte da rifiuti e il risparmio di energia termica, poiché si ha bisogno di soli 30 gradi  (a fronte dei 1500 gradi tradizionali che servono per trasformare il calcare in cemento).
Considerando che la sola produzione di cemento incide a livello globale del 5% sulle emissioni di biossido di carbonio, l’eco cemento rappresenterebbe una svolta a livello di sostenibilità ambientale.