Secondo i risultati pubblicati dall’Ufficio statistico dell’Unione Europea, Eurostat, in Europa l’utilizzo delle energie rinnovabili ha raggiunto il 16,7%: un bell’incremento, tenuto conto che dodici anni fa si parlava appena dell’8,5%.
Le rinnovabili coprono al momento il 18,6 % dell’energia destinata al riscaldamento e il 6,7% di quella che va ai trasporti.

Tra i diversi stati dell’Unione ci sono differenze importanti: su tutte le nazioni spicca la Svezia, che nel 2015 ha tratto dalle energie rinnovabili addirittura il 53,9% dell’energia totale. Solo 11 dei 28 stati dell’unione hanno già raggiunto gli obiettivi previsti per il 2020; tra questi c’è anche l’Italia, che si posiziona al tredicesimo posto con il 17,5%.
Sono rimasti indietro Paesi Bassi, Francia e Regno Unito.

Entro il 2020 si prevede di raggiungere il 20 % di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e il 27% nel 2030.

Energie rinnovabili al 100%

L’isola di Samso, in Danimarca, è alimentata al 100% da energie rinnovabili. Nel 1998, dopo l’approvazione dell’accordo sul clima che regolamenta le emissioni di CO2 dei paesi industrializzati, il Protocollo di Kyoto, in Danimarca era stato indetto un concorso nazionale per individuare un’area da convertire interamente alle energie verdi. La scelta era caduta proprio sul’isola di Samso, dove un agricoltore locale viene incaricato di dare una svolta ecologista all’isola. Nel giro di 10 anni i combustibili fossili sono stati interamente sostituiti dall’energia eolica prodotta dalle turbine installate. In seguito sono state installate turbine eoliche off-shore che con l’energia prodotta compensano le emissioni prodotte da auto e mezzi di trasporto che collegano l’isola alla terra ferma. La ricetta dell’isola verde prevede la partecipazione di tutti i cittadini: i privati hanno delle quote nella proprietà delle turbine e il reddito prodotto dalla vendita dell’energia è investito in progetti dedicati alla comunità.

(Fonte: Lifegate)