Saranno costruite con la fibra di basalto, le case del futuro?

È presto per sbilanciarsi in una risposta, ma di certo questo materiale, che deriva dalla fusione e dalla filatura di una roccia vulcanica, ha delle particolari caratteristiche che non lasciano indifferenti gli esperti del settore: origine naturale, ciclo di produzione a basso costo energetico, elevata stabilità chimica, bassa conducibilità termica, buon isolamento acustico, tenuta meccanica anche ad alte temperature, ottima resistenza al fuoco e costo competitivo.

I primi tentativi di produrre fibre di basalto risalgono al 1923, negli Stati Uniti d’America. Dopo la seconda guerra mondiale, le ricerche furono riprese negli Usa, in Europa e in Unione Sovietica, ma solo dal 1995, anno in cui è stato tolto il segreto militare, le fibre di basalto hanno trovato numerose applicazioni anche per usi civili.

In Italia tra coloro che stanno studiando le proprietà delle fibre di basalto spiccano i ricercatori del Centro ricerche Enea di Trisaia e di Brindisi che, insieme alle Università di Palermo e Cosenza, di recente hanno presentato i risultati delle prove sperimentali su questo speciale materiale. Nello specifico, sono stati eseguiti test sulla conducibilità termica, sulla resistenza alle sollecitazioni meccaniche e sulla durabilità di tessuti, di barre e di reti in fibra di basalto, ed è emerso che è in grado di isolare sia da un punto di vista termico sia da un punto di vista acustico le strutture alle quali è applicato (come i pannelli murari e le strutture civili). Questo perché ha un grado di conducibilità termica compatibile e concorrenziale rispetto ai materiali tradizionalmente impiegati per l’isolamento termico, cui si aggiunge un basso costo economico.

Del resto l’interesse a studiare la fibra di basalto è proporzionale alla sua versatilità, visto che trova impiego nei settori nautico, aeronautico, nucleare e auto, oltre che in edilizia come sostituto dell’ acciaio nel rinforzo del calcestruzzo armato. Un materiale sicuro, a risparmio energetico ed ecologico sui cui conviene approfondire le conoscenze.

Foto: “Basalto del selciato del gigante” di David Singleton. Original uploader was David Singleton at flickr.com. Con licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 tramite Wikimedia Commons