È stato chiamato Impact farm l’affascinante progetto degli eco-designer Mikkel Kjaer e Ronnie Markussen: si tratta di serre modulari assemblabili fai da te con tecnologia idroponica e fotovoltaico in 50 mq.

Il prototipo di Impact Farm è stato installato a settembre del 2015 in una strada del quartiere Nørrebro a Copenhagen e al suo interno stanno crescendo le prime colture; durante i mesi del 2016 verranno raccolti dati e informazioni sull’andamento delle coltivazioni, sui consumi di energia prodotta e sull’acqua piovana raccolta.

La serra modulare idroponica con impianto fertirrigazione “fai da te”

Quali sono i segni particolari dell’invenzione? Innanzi tutto è smontabile e rimontabile, di conseguenza capace di adattarsi a qualunque contesto urbano per creare piccoli orti urbani e occupando una superficie di 50 mq; i moduli sono realizzati con vecchi container così da riutilizzare materiali giunti a fine vita; all’interno della serra-box sono strutturati due piani di coltivazioni idroponiche, infatti, le piante non affondano le radici nel terreno, ma crescono su una superficie verticale irrigata attraverso un circuito chiuso; il sistema è controllato a distanza e alimentato dai moduli fotovoltaici che ricoprono il tetto e forniscono l’energia necessaria per luce e irrigazione; c’è un sistema di recupero dell’acqua piovana che rende la serra del tutto autonoma.

I prossimi step sono dietro l’angolo, a partire dalla primavera si terranno dei workshop per insegnare le tecniche agricole ai cittadini interessati a consumare la frutta e verdura coltivata in queste serre. Tra gli obiettivi spicca vendere il raccolto ad abitanti, ristoranti, negozi della zona in una sorta di mercato di fronte alla serra. Tra l’altro il cibo connette le persone, Impact Farm sembra l’ideale per portare un po’ di natura in città e per favorire le relazioni interpersonali nei contesti urbani.

Se in futuro l’area in cui sorge dovrà essere utilizzata per altro si smonteranno i moduli per rimontarli da un’altra parte.
Quanto alle commercializzazioni le prime consegne sono previste per la fine del 2016, ma il progetto promette già bene, del resto incarna un piccolo rinnovamento urbano in cui bellezza estetica, sostenibilità, socialità e produttività vanno mano nella mano.