In ogni settore industriale, dal chimico-farmaceutico all’industria meccanica, dall’alimentare alla metallurgia e alla produzione di plastica e gomma, dalla produzione di energia all’industria galvanica, è di fondamentale importanza il controllo delle temperature; in questo articolo ci occuperemo della termoregolazione nell’industria galvanica.

Per ottenere prodotti e processi con standard elevati è essenziale riuscire a controllare la temperatura delle macchine, delle materie prime e dei fluidi in tutte le fasi di lavorazione. Questo è particolarmente importante in processi complessi come quelli galvanici.
Per garantire questo gli impianti industriali sono dotati di impianti di termoregolazione composti da due differenti circuiti: quello del fluido di lavoro e quello di servizio.

A seconda della temperatura che si vuole ottenere nel fluido di lavoro, il fluido di servizio può essere di diversi tipi come ad esempio:

  • soluzioni antigelo, range di temperatura -30°C/ +90°C
  • acqua, range di temperatura +5°C / +90°C
  • olio diatermico, range di temperatura +30°C / +180°C
  • olio siliconici e sintetici per applicazioni in un range di temperatura -100 °C / +260 °C;
  • olio diatermico ad alta temperatura, range di temperatura +30°C / +350°C.

I due fluidi di lavoro si “incontreranno”, divisi da pareti solide, in uno scambiatore dove avverrà il trasferimento di potenza termica regolato dalle seguenti equazioni (In esse, i pedici c ed f si riferiscono rispettivamente ai fluidi caldo e freddo e i pedici e ed u all’entrata e all’uscita.):

Termoregolazione industria idrica

Dove:
W è la potenza termica
G è la portata massica
c è il calore specifico
A è l’area dello scambiatore
u è il coefficiente di scambio termico globale
F è un fattore di correzione che dipende dalla tipologia di scambiatore
la differenza di temperatura media logaritmica definita come:

Termoregolazione

Appare quindi chiaro che la temperatura del fluido di lavoro che otterremo, oltre che dalla tipologia e geometria dello scambiatore, dipende anche dalle temperature, dai calori specifici e dalle portate dei due fluidi.
Per questo motivo, oltre allo scambiatore, altri due componenti essenziali di un circuito di termoregolazione sono le pompe e le valvole.
Le pompe, fornendo l’energia necessaria, permettono la movimentazione dei due fluidi, mentre le valvole regolano la portata e di conseguenza anche la temperatura finale del bagno termico. Lo stesso effetto si può ottenere installando una pompa a velocità variabile, che offre il vantaggio di non avere le perdite di carico introdotte dalle valvole.

La termoregolazione nell’industria galvanica

Termoregolazione nell'industria

Nell’industria galvanica, gli impianti di termoregolazione vengono utilizzati per mantenere i bagni alla temperatura desiderata e permettere così il corretto deposito del trattamento superficiale sul prodotto da trattare.
I bagni galvanici sono altamente corrosivi: i bagni per il rivestimento con nichel sono costituiti da solvato di nichel, cloruro di nichel e acido bromico, quelli per la cromatura hanno come componenti acido cromico e solvato, mentre per i rivestimenti in lega di stagno e nichel vengono utilizzati bagni contenenti cloruro di nichel e di stagno, cloruro di ammonio, floruro alogenuro e acido cloridrico. Tutti i componenti che vengono a contatto con il fluido di lavoro devono perciò essere progettati per resistere ad ambienti altamente aggressivi.
Un esempio di pompa adatta a lavorare con questo genere di fluidi è la X-Class (https://www.asvstubbe.it/pompe-centrifughe/pompe-orizzontali/pompe-x-class/): questa pompa è molto resistente sia nella parte esterna, grazie alla scocca in metallo, sia all’interno, grazie alla possibilità di scegliere tra differenti rivestimenti plastici interni a seconda della tipologia e della temperatura del fluido da movimentare.
È nata proprio per applicazioni estreme e l’alta qualità di fabbricazione e il design innovativo garantiscono un’elevata durabilità anche a contatto con fluidi molto corrosivi.
Inoltre la tenuta meccanica sviluppata internamente, il particolare design della camera e la capacità di assorbire le vibrazioni garantiscono la sicurezza dei lavoratori anche in caso di perdite forti e improvvise.