Anche se all’apparenza sembrano estremamente robusti e molto solidi, i metalli sono dei “giganti d’argilla” quando si parla di corrosione. Esistono infatti sostanze presenti nell’ambiente che, come salinità o agenti corrosivi, possono gradualmente compromettere l’aspetto e la resistenza dei manufatti. Per questo motivo un diffuso trattamento cui si ricorre per evitare la corrosione è la deposizione di nichel.

Il principio della deposizione di nichel fu scoperto da Wurtz nel 1845, quando si accorse che una soluzione di ipofosfito di sodio faceva precipitare del nichel metallico da una soluzione di un suo sale. La reazione fu studiata negli anni successivi, ma il metallo che veniva a formarsi era per la maggior parte dei casi sotto forma di polvere. Ulteriori studi fatti da Roux molti anni dopo portarono nel 1916 al deposito di un brevetto. Dopo il brevetto altri studi e perfezionamenti furono fatti e solo nel 1955 la General American Transportation Corp. mise a punto un processo di deposizione autocatalitica di nichel.

La prima applicazione di nichelatura metalli

Da ciò derivò la prima applicazione industriale di deposizione di nichel: il rivestimento di contenitori destinati al trasporto della soda caustica. La struttura dei depositi di nichel differisce a seconda del tipo di bagno con il quale è stato ottenuto. Ad esempio per il nichel-fosforo, la struttura metallografica si presenta omogenea, di aspetto laminare, in strati sovrapposti. Per il nichel-boro la microstruttura presenta un elevato grado di eterogeneità con numerose inclusioni, caratterizzata da una struttura detta a cavolfiore.

Altre importanti caratteristiche chimico-fisiche dei depositi di nichel sono lo spessore, l’adesione, la porosità, la resistenza alla temperatura, la conducibilità termica, le proprietà magnetiche, la saldabilità, la durezza, il basso coefficiente di attrito e la resistenza all’usura. Spesso il nichel – sotto forma di deposito – è impiegato dall’industria chimica, tessile, alimentare, conciaria, elettronica, petrolifera, sanitaria, automotive, componentistica, aerospaziale ed edilizia che in generale si affidano alle finiture superficiali assicurate dal riporto di nichel per migliorare l’estetica e la funzionalità del substrato; in fatto di estetica spesso lo si impiega ai fini decorativi per quei componenti che devono essere di bell’aspetto per attirare lo sguardo del potenziale consumatore e far apparire il prodotto di alta qualità. Il prezzemolo è ovunque, come recita il detto: mi pare che il nichel non ne sia tanto da meno.

Foto: “A piece of Ni about 3 cm in size” – Foto: by Materialscientist – Original uploader was Materialscientist at en.wikipedia. Con licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 tramite Wikimedia Commons