Da Toyota arrivano la prima berlina a idrogeno e la centrale eolica per produrre il carburante verde sfruttando solo la forza del vento

Non possiamo sapere di preciso come sarà l’auto del futuro: probabilmente avrà un design futuristico, forse sarà realizzata con materiali nuovi, resistenti e super-leggeri, forse si guiderà da sola. L’unica cosa certa è che sarà ecologica.

Le auto elettriche sono già realtà: negli Stati Uniti la Tesla Motors produce diversi modelli commercializzati con successo.
L’alternativa all’auto elettrica è l’auto a idrogeno; lo sviluppo di questi mezzi finora è stato frenato dal fatto che l’idrogeno non si trova in natura: per quanto l’elemento in sé sia ecologico, non lo è il procedimento necessario a ottenerlo, che sfrutta i tradizionali carburanti fossili.

Come si produce l’Idrogeno

In alcuni casi l’idrogeno viene prodotto tramite lo steam reforming del gas naturale: metano e vapore acqueo vengono fatti reagire a una temperatura compresa tra 700 e 1100 °C e si ottiene una miscela di monossido di carbonio e idrogeno, il syngas. Il metodo di produzione più diffuso è l’elettrolisi dell’acqua: il passaggio di corrente all’interno di una cella elettrolitica provoca la scomposizione dell’acqua in Ossigeno e Idrogeno gassosi.
La Toyota, che è tra le case automobilistiche più attente alle tematiche ambientali, sta studiando un processo alternativo per produrre idrogeno in modo ecologico. L’azienda ha inaugurato nel 2007 a Yokohama, in Giappone, una centrale eolica hi-tech che produce energia utilizzata per l’elettrolisi dalla quale si ricava l’idrogeno. L’energia prodotta copre il fabbisogno di quattro siti industriali della zona.

Toyota Mirai, la berlina a idrogeno

In Giappone, in California e in alcuni stati europei viene già commercializzata la Toyota Mirai, una berlina a idrogeno. L’auto ha performance eccellenti ed è caratterizzata dalle stesse linee aerodinamiche che contraddistinguono la Prius, la ibrida di casa Toyota.
Oltre al prezzo non proprio popolare (in Germania costa intorno ai 60.000 euro), la Mirai ha il problema dell’approvvigionamento del carburante. Fare il pieno di idrogeno richiede soltanto 3 minuti, ma la diffusione dei distributori di idrogeno sul territorio non è certo capillare, almeno in Europa.
Nel nostro Paese la questione è particolarmente complessa perché in Italia una norma antincendio del 2006 limita la pressione dell’idrogeno nelle stazioni di rifornimento a 350 bar, mentre la Mirai richiede 700 bar.
Per accogliere la sfida delle nuove tecnologie, anche la legislazione dovrà essere adeguata.

(Fonti: www.lifegate.com, www.ilfattoquotidiano.it)