L’attuale situazione pone il mondo di fronte a grandi sfide: sono necessari modelli economici e sociali nuovi e tecnologie innovative che determinino benefici chiari e sostanziali. Nonostante le possibilità offerte alle imprese, occorre intensificare gli sforzi per colmare le lacune che persistono in tutta la fase del cambiamento. Divergenze notevoli separano i diversi paesi e i vari settori e il numero d’imprese che accolgono l’innovazione nelle proporzioni necessarie resta insufficiente. Forse il cambio di rotta può venire dalla nostra vita quotidiana.

Ogni giorno tocchiamo e utilizziamo materiali per le nostre comuni attività. Il loro impiego è così diffuso da competere sempre di più con materiali scoperti e utilizzati dall’uomo molti secoli prima, come il legno, i materiali ceramici, le fibre naturali, i metalli e i materiali plastici. Perché allora non “mischiare” come un mazzo di carte i materiali per arrivare a ottenere un qualcosa di nuovo? Una possibile risposta può arrivare dai polimeri preceramici. I polimeri preceramici sono dei polimeri che possono essere trasformati in materiali ceramici tramite riscaldamento in atmosfera inerte o reattiva. Un tipico esempio di tali polimeri preceramici sono i convenzionali siliconi i quali, per riscaldamento a temperature superiori a 800°C danno luogo, con una limitata perdita in peso, a un materiale ceramico contenente silicio, azoto, carbonio e ossigeno. Questi nuovi materiali industriali sono adatti per applicazioni a elevate temperature e in atmosfere corrosive.

Uno dei vantaggi è la possibilità di essere prodotti a temperature inferiori ai 1200°C, più basse di quelle richieste dai convenzionali metodi di sintesi e, soprattutto, che i componenti possono essere fatti sfruttando tradizionali tecniche di lavorazione delle materie plastiche quali estrusione, injection molding, resin transfer molding, filatura, schiumatura, ecc. La possibilità di mischiare il polimero preceramico con additivi quali polveri ceramiche o metalliche, permette di espandere ulteriormente il loro campo di utilizzo come l’ottenimento di materiali ceramici che conducono elettricamente, che hanno caratteristiche ferromagnetiche, che hanno un’elevata superficie specifica o che hanno caratteristiche di frattura non catastrofica come i ceramici massivi.