La concia della pelle è una delle più antiche attività dell’uomo. Le sue origini risalgono al momento in cui l’uomo primitivo si rese conto che il valore di un animale non consisteva unicamente nella possibilità di ricavarne cibo. I nostri antenati preistorici utilizzavano le pelli dei grandi mammiferi per realizzare semplici capi di vestiario che li proteggevano dalle condizioni meteorologiche avverse. Tuttavia, se non è trattata, la pelle degli animali inizia presto a decomporsi, imputridire ed emanare cattivo odore. I nostri antenati trovarono così dei modi per interrompere questo processo naturale, per evitare che il loro abbigliamento divenisse inutilizzabile, se non insopportabile.

Tecniche come l’essicamento, la fumigazione o la concia vegetale erano spesso usate per trattare pelli e pellami; con l’avvento però della moderna industria – attorno al diciannovesimo secolo – le tecniche di base furono abbandonate per un processo che sfruttava bagni a base di sali cromo. In un primo tempo la concia delle pelli era una scienza empirica. Ieri, la concia ha imbrigliato le migliori pratiche di un’attività di tipo agreste trasformandole in un’industria moderna. Oggi, ricerca e sviluppo si uniscono in un processo sistematico volto a massimizzare i vantaggi offerti da questa importante risorsa naturale costituita da pelli e pellami, riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente.

Ma quali sono le tecnologie che ci celano dietro la lavorazione della pelle? Grandi sono le novità nelle macchine per concerie. Nuovi bottali e linee di spruzzatura, cabine ed essiccatoi dall’alto contenuto tecnologico sono le innovazioni di punta del settore che partono da concetti di largo respiro legati alla necessità di una sempre maggiore industrializzazione della produzione tenendo conto del fattore di riproducibilità e costanza dei risultati. Mi pare che per il domani, l’industria della pelle continuerà a sviluppare tecnologie innovative e pulite in grado di rispondere con soluzioni sostenibili alle sfide sempre più elevate in termini di ambiente, sicurezza, caratteristiche estetiche e prestazioni. È essenziale un costante incremento del know-how coinvolgendo, attorno a un tavolo, il maggior numero di attori, forse partendo proprio dalla nostra Europa.