La tavola periodica degli elementi è lo schema con il quale vengono ordinati gli elementi sulla base del loro numero atomico Z. Ideata dal chimico russo Dmitrij Mendeleev nel 1869, contemporaneamente ed indipendentemente dal chimico tedesco Julius Lothar Meyer (1830 – 1895), inizialmente contava numerosi spazi vuoti, previsti per gli elementi che sarebbero stati scoperti in futuro.

In onore del chimico russo, la tavola periodica degli elementi è detta anche tavola periodica di Mendeleev e si articola in gruppi e periodi: ogni gruppo comprende gli elementi che hanno la stessa configurazione elettronica esterna. All’interno di ogni gruppo si trovano elementi con caratteristiche chimiche simili; ogni periodo inizia con un elemento il cui atomo ha come configurazione elettronica esterna un elettrone di tipo ns dove n è il numero quantico principale, e procedendo verso gli atomi successivi del periodo, il numero atomico Z aumenta di una unità ad ogni passaggio. Mi è capitato lo sguardo sul numero 30: direte, chi è costui? Elemento metallico di colore bianco-bluastro; è uno degli elementi di transizione della tavola periodica e costituisce lo 0.02% della litosfera. Ma si, è lo zinco di simbolo Zn e come detto di numero atomico 30.

Perché è così importante lo zinco nel mondo dell’industria moderna? La corrosione è il nemico numero uno dei metalli, e i suoi effetti negativi non si ripercuotono solamente sulla vita quotidiana delle persone ma anche sulle economie dei singoli paesi. Basti pensare, ad esempio, che solamente negli Stati Uniti ogni anno le implicazioni economiche della corrosione vengono quantificate intorno al trilione di dollari. Questa cifra, da capogiro, è stata calcolata dalla National Association of Corrosion Engineers (NACE), che ha evidenziato come i costi legati alla corrosione, sia diretti, sia indiretti, corrispondano all’8% del PIL. La protezione dei metalli con appositi trattamenti anticorrosione può fare dunque molto sia per le economie dei singoli, sia per quelle globali, e fra i trattamenti a disposizione la zincatura elettrolitica assicura ai metalli un’elevatissima resistenza nei confronti della corrosione associata al miglioramento delle loro proprietà estetiche con un prodotto finale che può avere differenti colorazioni: bianco, giallo, nero e verde oliva. Sappiamo molto bene che la nuova normativa europea regola l’impiego del cromo esavalente: quindi via alle passivazioni esenti da Cr VI sempre più efficaci e compatibili con l’ambiente.