Le pompe per l’industria orafa vengono utilizzate per diverse applicazioni che coinvolgono fluidi corrosivi o acque con residui che devono essere depurate.

Dietro ai gioielli raffinati e preziosi, infatti non ci sono soltanto la creatività di chi li disegna e l’abile lavoro manuale di orafi e incassatori, ma anche macchinari studiati per gestire nel migliore dei modi la lavorazione.

Nell’industria orafa si utilizzano sostanze e soluzioni chimicamente aggressive e per questo motivo è indispensabile che i macchinari siano resistenti alla corrosione.

Pompe a trascinamento magnetico per bagni galvanici

In oreficeria, le pompe sono indispensabili nell’alimentazione dei bagni galvanici, che consentono di ricoprire gli oggetti con uno strato di un altro metallo.

Nel bagno galvanico, una soluzione acquosa del sale del metallo da depositare viene posta in un contenitore nel quale sono immersi i due elettrodi, anodo e catodo, costituito dall’oggetto da ricoprire. Un generatore di corrente imposta una differenza di potenziale per la quale le particelle del materiale di copertura vanno a depositarsi sull’oggetto da ricoprire. In questo modo si realizzano per esempio la doratura o la rodiatura di bijou e gioielli.

Le pompe centrifughe a trascinamento magnetico sono ideali anche per la movimentazione di acqua regia, di additivi specifici e di altre soluzioni.

Si utilizzano anche per il trattamento delle acque, sia nei processi di depurazione, sia nella demineralizzazione dell’acqua.

Nel caso di trasferimenti di importanti quantità di fluido è possibile invece utilizzare pompe centrifughe ad asse verticale.

Affinazione dell’oro

Un importante processo collegato all’industria orafa è anche il recupero dei metalli preziosi: tramite l’affinazione si possono estrarre oro, argento, palladio e altri metalli da polveri e graniglia di scarto delle lavorazioni orafe.

L’affinazione può avvenire attraverso tecniche diverse; una delle più diffuse è l’affinazione in acqua regia.

Il processo per l’affinazione dell’oro si svolge in macchinari complessi, che possono essere statici oppure dinamici; in questo caso sono dotati di un cestello rotante in plastica nel quale porre la graniglia dalla quale recuperare il metallo prezioso.

Nei macchinari il materiale grezzo viene inserito insieme all’acqua regia, una miscela di acido nitrico e acido cloridrico che deve il suo nome proprio alla sua capacità di sciogliere l’oro.

Si tratta, naturalmente, di una soluzione particolarmente corrosiva, che può essere movimentata soltanto in macchinari costruiti con valvole in plastica e tubi, raccordi e componenti resistenti alla corrosione.